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Prestiti Personali: come Funzionano e quali sono i Migliori

Hai bisogno di un prestito personale ma non sai quale sia l’opzione giusta per te? Per quanto semplice possa sembrare, orientarsi nel mondo del credito è impegno di non poco conto. Con l’obiettivo di aiutarti a capire le dinamiche dello strumento finanziario di cui necessiti, sarà necessario descriverne la sua natura e le sue peculiarità.

Che cos’è il prestito personale? Il prestito personale è una forma di credito che, pensato con l’obiettivo di agevolare la spesa corrente delle famiglie (ad esempio spese odontoiatriche) e non come incentivo all’investimento (ad esempio acquisto di immobili), è da considerarsi parte del cosiddetto credito al consumo.

Prestiti Online Immediati: cosa Sono, come Funzionano e Ottenerli

I prestiti on line sono una forma di finanziamento alla quale si può accedere unicamente tramite il canale web ed hanno la peculiarità di essere più convenienti rispetto al canale tradizionale. La convenienza dipende da molteplici fattori e vanno dalla conquista di nuove fette di mercato da parte della banca on line alla fidelizzazione della clientela per le banche di tipo tradizionale. Rispettivamente le prime sono presenti con la loro organizzazione unicamente on line per cui non avendo costi di struttura e di personale sono in grado di garantire delle condizioni vantaggiose.

I secondi invece offrono prodotti dedicati e gestiti solo on line rinunciando così a dare assistenza in filiale. Entrambe le modalità di finanziamento danno la possibilità di gestire comodamente la pratica da casa senza trascurare, la possibilità di ricevere assistenza virtuale e la possibilità di poter effettuare il confronto con le varie opportunità presenti sul mercato. Tutto a portata di click.

Surroga del Mutuo e Contratto di Lavoro dell’Intestatario del Mutuo, come sono legati?

Ti chiedi se per richiedere la surroga del mutuo è importante avere un contratto di lavoro? Se quest’ultimo è stato fondamentale per ottenere il finanziamento è indispensabile che esso sia ancora valido o comunque che tu abbia ancora un contratto di lavoro anche diverso.

Cos’è la surroga

La surroga è un contratto in base al quale si può procedere al trasferimento di un mutuo da una banca ad un’altra che propone condizioni migliori. Il cliente che surroga muto si impegna a rimborsare il debito residuo alla nuova banca, in base alle condizioni stabilite, trasferendo a essa l’iscrizione ipotecaria sull’immobile oggetto del contratto. La surroga viene anche detta portabilità, in quanto rappresenta una procedura semplificata per usufruire dei vantaggi offerti da un altro istituto di credito. In particolare, il mutuo non si estingue, così come le ipoteche presenti su di esso ma si ha la possibilità di poter avere accesso a un tasso di interesse più basso o una rata di rimborso più piccola, tanto per fare degli esempi. Inoltre, come disposto dal Decreto Bersani, con la Finanziaria 2007, la surroga è gratuita. La banca non può opporsi alla surroga e ne addebitare costi aggiuntivi per il trasferimento al nuovo istituto di credito.

Offerte di Lavoro sui Traghetti e Navi delle Compagnie Marittime

Quante volte ti è capitato di salire su un traghetto? Magari durante le vacanze, quando ti spostavi in auto con la famiglia o con gli amici, quando per arrivare nell’agognata meta turistica dovevi prenderne uno per forza. O magari quella volta che ne hai preso uno apposta, giusto per fare un passeggiata e assaporarne il fascino. Una nave che unisce due luoghi, ad esempio la Calabria alla Sicilia per fare un esempio particolarmente famoso. Poi, come saprai, ci sono tanti altri gollegamenti tra la terra ferma e le diverse splendide isole che abbiano nella nostra bella Italia. Senza dimenticarvi i collegamenti più distanti come quelli che uniscono Palermo a Genova o a Cagliari.

In Italia i traghetti vengono utilizzati ogni giorno e le persone e le auto che si spostano da un luogo all’altro con questo mezzo sono davvero tanti. Inoltre, se decidiamo di volgere lo sguardo più in là, non possiamo fare a meno di ricordare anche i collegamenti con i Paesi stranieri. Basti pensare alle tratte tra l’Italia ed il traghetti Corsica, tra l’Italia e Malta o la Grecia.

Lavorare sui traghetti

Hai mai pensato di lavorare sui traghetti? In Italia il settore rientra tra quelli che hanno risentito di meno della crisi internazinale, basti pensare che il turismo difficilmente ha delle flessioni e che sui traghetti si spostano tantissime persone sia per svago sia per lavoro. Oltre a i turisti, infatti, ci sono migliaia e migliaia di persone che ogni giorno hanno la necessità di spostarsi da un luogo all’altro tramite questi mezzi.

Idee per un Lavoro da Casa Serio

In tempi difficili come quello in cui viviamo, trovare un lavoro che appaghi la mente e soddisfi esigenze economiche non è molto semplice. Tuttavia, vi è “l’arte di sapersi arrangiare”, fatta principalmente di inventiva e coraggio, che può rappresentare un valido aiuto per coloro che si trovano in difficoltà, e che in alcuni fortunati casi è riuscita a stravolgere la vita di alcune persone.

Grazie a un po’ di originalità e a tanta passione, infatti, alcuni individui sono riusciti a diventare padroni di se stessi, lavorando autonomamente e riuscendo a guadagnare stipendi molto interessanti.

Talvolta, ciò che serve è solo una leggera spinta, una sorta d’ispirazione: ecco quindi una serie di consigli per un lavoro da casa serio.

Organizzare viaggi sfruttando la potenza del web

Una delle più grandi e diffuse passioni è quella di viaggiare, conoscere il mondo ed esplorare culture e tradizioni diverse dalle proprie. Naturalmente, l’obiettivo di tutti gli appassionati di viaggi è quello di visitare il mondo spendendo poco, dunque perché non sfruttrare il web per organizzare viaggi?

Non si consiglia di fondare un’agenzia di viaggi o di entrare in un tour operator: l’idea potrebbe essere quella di scovare varie offerte per aerei ed alberghi in giro per il web, combinare le varie soluzioni tra loro e offrire il pacchetto completo ai propri seguaci su una pagina social o su un sito web.

Direttiva del Presidente Consiglio dei Ministri 1° dicembre 1993

“Assunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap”. (Pubblicata nella G.U. 20 dicembre 1993, n. 297.)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;

Vista la legge 2 aprile 1968, n. 482, e successive modificazioni, recante norme in materia di assunzioni obbligatorie presso le pubbliche amministrazioni e le aziende private;

Visti gli articoli 5 e 17 della legge 28 febbraio 1987, n. 56, relativi ai compiti delle commissioni regionali per l’impiego, intese a promuovere programmi di assunzioni per portatori di handicap;

Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104, legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;

CONTRATTI COLLETTIVI

CONTRATTI COLLETTIVI

I contratti collettivi che hanno previsto la negoziazione in materia di telelavoro sono i seguenti:

acc. 16 febbraio 1999. Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto dei Ministeri per il quadriennio normativo 1998/2001 e biennio economico 1998/1999 (G.U. 25 febbraio 1999, n. 46, S.O);

acc. 16 febbraio 1999. Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto enti pubblici non economici per il quadriennio 1998-2001 (G.U. 13 marzo 1999, n. 60, S.O);

acc. 7 aprile 1999. Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al quadriennio normativo 1998-2001 ed al biennio economico 1998-1999 del personale del comparto di “Sanità” (G.U. 19 aprile 1999, n. 90, S.O).

Di estremo interesse, nell’ambito della contrattazione di categoria, l’accordo interconfederale dedicato specificatamente al telelavoro subordinato nel settore del terziario e della distribuzione, siglato il 20 giugno 1997. L’accordo rappresenta il più completo e recente tentativo di regolamentare le possibili forme di telelavoro.

Accordo intereconfederale – Aziende del terziario della distribuzione e dei servizi – Il giorno 20 giugno 1997 tra Confcommercio e Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Uiltucs-Uil

Come ottenere un prestito senza busta paga se non hai Lavoro

Quando si è disoccupati, ma si ha l’urgente necessità di un prestito bancario, le soluzioni al problema potrebbero essere tante. Difatti ci sono delle alternative alla busta paga. D’altro canto ci sono tipologie di prestiti diverse da quelli bancari. Ciononostante, occorre anche precisare che con la crisi del settore sempre più banche hanno stretto la morsa. Non a caso oggigiorno ottenere un prestito è davvero difficile. Si punta sempre di più su una politica di protezionismo: le banche hanno paura di fallire e i clienti fanno fatica a ottenere il finanziamento. Se si è dei studenti, delle casalinghe, oppure se si è dei precari ottenere dei prestiti senza busta paga potrebbe sembrare pressoché impossibile. Tuttavia, uno spiraglio di speranza c’è sempre. Quel che cercano le banche per erogare del denaro sono delle garanzie di restituzione del prestito. Delle garanzie che anche le persone senza una busta paga possono dare in determinate condizioni.

Innanzitutto, per ottenere un prestito è possibile affidarsi a un garante. Quest’ultimo è una terza parte che s’impegna di restituire il prestito alla banca qualora il richiedente non fosse in grado di farlo autonomamente. Il garante deve comunque possedere una busta paga ed essere in grado di restituire il prestito. Se anch’egli è senza busta paga la banca non concederà il finanziamento.

In alternativa si potrebbe sempre richiedere un piccolo prestito, con delle limitate somme di denaro. Se il cliente richiede un piccolo prestito, le banche tendono a concederlo senza richiedere di dimostrare il reddito fisso. Tuttavia, spesso tali somme sono molto piccole e insufficienti agli obiettivi dei clienti.

CIRCOLARE MINISTERIALE N. 57/99 del 20 luglio 1999

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Direzione Generale per l’Impiego
OGGETTO : Assunzioni obbligatorie. Limiti di età per l’assunzione presso i datori di lavoro pubblici. Parere del Consiglio di Stato – Adunanza Commissione pubblico impiego – 15 marzo 1999.

 

A seguito della trasmissione della lettera circolare del 20 aprile u.s., indirizzata alle Direzioni regionali e provinciali del lavoro, concernente la problematica in oggetto, si rende oggi necessario approfondire l’argomento per quanto concerne i profili operativi scaturenti dalla modifica del previgente orientamento amministrativo in materia, fornendo risposta ai quesiti in tal senso sollevati da talune sedi periferiche.

Com’è noto, il Consiglio di Stato, nell’adunanza della Commissione speciale pubblico impiego del 15 marzo 1999, ha risolto in senso affermativo la questione sollevata con la relazione presentata da questa Amministrazione e volta a stabilire se il nuovo sistema delineato dalla legge n.127 del 1997, relativo all’abbattimento dei limiti di età per l’ammissione ai pubblici concorsi, potesse considerarsi applicabile anche alla disciplina speciale del collocamento obbligatorio, finora non operante nei confronti di coloro che abbiano superato il 55° anno di età (art.1, comma 2, della legge n.482 del 1968).

Legge 14 febbraio 2003, n. 30

 

Legge 14 febbraio 2003, n. 30“Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”
(G. U. n. 47 del 26 Febbraio 2003)

 

Articolo 1
Delega al Governo per la revisione
della disciplina dei servizi pubblici e privati per l’impiego, nonché in materia di intermediazione e interposizione privata nella somministrazione di lavoro
1. Allo scopo di realizzare un sistema efficace e coerente di strumenti intesi a garantire trasparenza ed efficienza al mercato del lavoro e a migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati e di quanti sono in cerca di una prima occupazione, con particolare riguardo alle donne e ai giovani, il Governo è delegato ad adottare, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentito il Ministro per le pari opportunità ed entro il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi diretti a stabilire, nel rispetto delle competenze affidate alle regioni in materia di tutela e sicurezza del lavoro dalla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, e degli obiettivi indicati dagli orientamenti annuali dell’Unione europea in materia di occupabilità, i princìpi fondamentali in materia di disciplina dei servizi per l’impiego, con particolare riferimento al sistema del collocamento, pubblico e privato, e di somministrazione di manodopera.

2. La delega è esercitata nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi: