UNA POSSIBILITÀ IN PIÙ

Molti ne parlano, specialmente nei convegni e
nelle università. In California, grazie ad una legge
antitraffico approvata nel 1990, l’8% degli occupati
lo adotta. La Comunità Europea lo mette tra le applicazioni
più interessanti della futura Società dell’Informazione.
Ma pochi in Italia hanno sinora avuto
modo di sperimentarlo.

Si tratta del telelavoro, una
forma di prestazione che si svolge rimanendo distanti
dall’ufficio, ma ad esso intimamente collegato
grazie a una – non sempre e non necessariamente
sofisticata – tecnologia informatica e telematica.
L’idea che sta dietro al telelavoro è semplice ed intuitiva:
nelle società moderne la metà dei lavori consiste
non più nella trasformazione di materie prime,
ma nel trattamento delle informazioni – elaborazioni,
raccolta di dati, fornitura di notizie, ecc.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2003)

pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2002 – Supplemento Ordinario n. 240

TITOLO I
DISPOSIZIONI DI CARATTERE FINANZIARIO

Art. 1
(Risultati differenziali)

1. Per l’anno 2003, il livello massimo del saldo netto da finanziare resta determinato in termini di competenza in 48.200 milioni di euro, al netto di 5.760 milioni di euro per regolazioni debitorie. Tenuto conto delle operazioni di rimborso di prestiti, il livello massimo del ricorso al mercato finanziario di cui all’articolo 11 della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, ivi compreso l’indebitamento all’estero per un importo complessivo non superiore a 2.000 milioni di euro relativo ad interventi non considerati nel bilancio di previsione per il 2003, resta fissato, in termini di competenza, in 281.000 milioni di euro per l’anno finanziario 2003.

Occasione lavorativa con Dry-Tech

Dry-Tech offre uno sbocco lavorativo molto vantaggioso nel suo settore, quello delle lavanderie a gettoni. Dà la possibilità di intraprendere un’esperienza lavorativa iniziando nel settore in modo diretto.

Chi è Dry-Tech?

La Dry-Tech attiva in tutta Italia da trent’anni si occupa di progettazione, realizzazione, e installazione di lavanderie a gettone sia in locali sia in container, e risponde alle molteplici domande degli interessati e anche dei semplici curiosi a qualsiasi loro dubbio sull’apertura di questa attività. Uno dei tanti consigli che l’azienda fornisce è quello della geo-localizzazione, saprà consigliare il luogo più adatto all’apertura di una lavanderia, in base ai vari collegamenti con le abitazioni, magari in una zona universitaria (molto più soggetta al bisogno di comodità in questo senso). Tutte queste informazioni è in grado di farle attraverso la prima stesura di un business plan, necessario per la partenza di un progetto imprenditoriale.

LA LEGGE PROMETTE BUONI RISULTATI

Non disponiamo al momento di dati certi ed esaustivi
sulla prima fase di attuazione della legge 68 sul
collocamento obbligatorio dei lavoratori disabili. Sarebbe
oltretutto arduo trarre valutazioni attendibili
se si tiene conto del fatto che non è affatto uniforme
lo stato di attuazione nelle diverse province. E’ infatti
la Provincia l’istituzione chiamata a gestire il collocamento
e ad organizzare a livello territoriale il collocamento.
La situazione è molto variegata. Vediamo cosa
è successo.

In primo luogo occorre constatare che il Ministero del
Lavoro ha adottato tutti gli atti propedeutici all’attuazione
della legge. Atti di indirizzo, regolamenti, e sta
per insediare l’Osservatorio nazionale che avrà il
compito di monitorare i dati, le azioni, i risultati conseguiti.
Anche le Regioni hanno recepito le norme nazionali.
Differenziata la situazione a livello provinciale. Sono
stati individuati ed organizzati gli uffici competenti.
Quasi ovunque sono state insediate le Commissioni,
importante momento di partecipazione per le parti
sociali e le associazioni. Sono poche invece le situazioni
nelle quali si è insediato il comitato tecnico, e
ciò è molto grave in quanto questo organismo è il vero
e proprio motore dell’attuazione del collocamento
mirato. E’ il comitato tecnico che raccoglie i dati sui
disabili che aspirano al lavoro, e le opportunità delle
imprese per favorire l’incontro tra domanda e offerta
di lavoro.

Unità di gestione motorizzazione e sicurezza del trasporto terrestre

MOT 5

Prot. n. 5469/4631 – MOT 8062

Roma 30 luglio 1999

Oggetto: Adattamenti per la guida dei veicoli da parte di soggetti minorati. Raccolta di pareri per i casi non contemplati dalla circolare n.148/91.

Com’è noto, la circolare n. 148/91 riguardante gli adattamenti per la guida dei veicoli a motore da parte dei conducenti disabili affetti da una o più minorazioni, stabilisce, fra l’altro, i criteri per la selezione degli adattamenti dei veicoli in funzione delle minorazioni invalidanti, opportunamente classificate e codificate.

UN PROGETTO PER DISABILI PSICHICI

La nostra è una attività di ricezione turistica
gestita grazie all’integrazione di ragazzi con
problematiche di tipo psicotico. Si tratta di
una casa per ferie, ristrutturata in modo da
non presentare barriere architettoniche, si
presta all’accoglienza di persone con disabilità
fisica, motoria, non vedenti e con altro tipo
di problema.

Naturalmente la nostra associazione,
l’Aurap (Associazione umbra ricerca
e assistenza a soggetti psicotici) è orientata
alla massima integrazione. Perciò la casa vacanze
è aperta a tutti.” Così la dottoressa Luciana
Silvestris, psicologa, membro dell’Aurap
e responsabile del progetto Casale Forabosco,
illustra le finalità e le caratteristiche del
lavoro del casale. “I disabili sono considerati,
nel nostro progetto sia come utenti che come
lavoratori.

RICERCA, INFORMAZIONE, SENSIBILIZZAZIONE

Non appena si è avviato il progetto, le prime iniziative che la Spazio – Lavoro ha
intrapreso sono state quelle relative alla preparazione del territorio nel quale la
‘Agenzia delle Opportunità’ avrebbe dovuto essere costituita.

Per meglio conseguire questo risultato si sono promossi studi sulla situazione economica che hanno dato
una panoramica della tendenza imprenditoriale locale ed hanno anche permesso
l’acquisizione di dati relativi alla situazione occupazionale dei disabili. Si è provveduto
poi al rafforzamento della propria azione presentando il progetto a tutte le realtà,
istituzionali e private, che si riteneva potessero esserne interessate e che avrebbero
potuto, con la loro partecipazione, contribuire alla riuscita del progetto. Tra i
tanti interlocutori ne sono stati selezionati alcuni ritenuti di fondamentale importanza
per il buon andamento della iniziativa ed appartenenti ad aree diverse, ma tra
loro sinergiche. Tra i partners istituzionali si è dato un ruolo prioritario al Comune
di Albano Laziale, alla Provincia di Roma ed al 42° Distretto scolastico, con i quali si
è puntato a creare una collaborazione che fosse utile, nel tempo, anche per stringere
rapporti con altri Enti Locali.

Agevolazioni tributarie a favore dei soggetti portatori di Handicap – L. 449/97 art. 8.

Si rammenta che la legge 449/97 art.8 (Disposizioni a favore dei soggetti portatori di handicap) è finalizzata a facilitare l’autosufficienza e la possibilità di integrazione dei soggetti di cui all’art.3 della L. 5.2.92, n. 104 che presentino ridotte o impedite capacità motorie permanenti.

Premesso quanto sopra, si informa che sono pervenute a questo Dicastero alcune segnalazioni da parte di cittadini che si sono trovati nell’impossibilità di usufruire delle agevolazioni tributarie di cui alla summenzionata legge 449/97 poiché, nella certificazione del riconoscimento dell’handicap, era assente la dichiarazione delle ridotte o impedite capacità motorie permanenti.

LAVORO DA DONNE

Europa: le donne lavoratrici influiscono sui cambiamenti
nel mercato del lavoro. E in Italia cosa
succede? È possibile per una donna diventare imprenditrice?
DONNE E MERCATO DEL LAVORO IN EUROPA
Gli anni ‘90 vedono confermate e rinforzate le tendenze
osservate nel corso degli anni ‘70: si assiste
ad un aumento costante del tasso di attività femminile
e contemporaneamente ad una riduzione e
ad un ristagno del tasso di attività maschile.

Il permanere
di questa evoluzione e la sua generalizzazione
a tutti i Paesi europei viene attribuita in gran
parte all’aumento dell’attività delle donne tra i 25
e i 49 anni, cioè di donne giovani, per la maggior
parte madri di famiglia: sono infatti loro ad aver
assicurato il maggior aumento delle forze lavoro
nella Comunità europea.

IL LAVORO ED IL TERZO SETTORE A ROMA

Estratto dal rapporto sul terzo settore a
Roma elaborato da Lunaria per OPER –
Osservatorio per l’economia romana
Dinamiche e sviluppo occupazionale
Nel terzo settore a Roma sono impiegati
124 mila lavoratori (il 19,7% del totale del
non profit in Italia), di cui quasi 105 mila
dipendenti, oltre 4 mila lavoratori distaccati
e 15 mila circa collaboratori. Se si considera
il numero medio di lavoratori retribuiti
per organizzazione di terzo settore a
Roma, è possibile rendersi conto come
questo sia notevolmente più alto della
media nazionale: complessivamente, nell’area
comunale di Roma, vi sono quasi 12
lavoratori retribuiti per ogni istituzione
non profit, di questi 10 sono lavoratori dipendenti.
Il dato nazionale ci dice che,

mediamente, sono 3 i lavoratori retribuiti
per ogni istituzione non profit, di cui la
quasi totalità (2,4 per istituzione) sono lavoratori
dipendenti.
La capacità di ampliare la base occupazionale
è sicuramente ancorata a due fattori,
la dimensione di budget e le risorse finanziarie.
Introducendo il dato relativo alla dimensione
delle entrate, si evince che l’utilizzo
di quest’ultima forma contrattuale, a
Roma, è accentuata presso le organizzazioni
non profit con entrate maggiori di 130
mila euro (oltre i 250 milioni di lire) annue.
Le organizzazioni di terzo settore di più
piccole dimensioni di budget e meno ancorate
al sostegno finanziario pubblico, attraverso
soprattutto la stipula di convenzioni,
non risultano in grado di avere al loro interIL